Martedì 7 giugno Ferrè (PDL): il 4
giugno la polizia locale ha sequestrato merce contraffatta.
Faccio i complimenti.
Sindaco: lo scorso anno in via sperimentale è stato concesso
l’utilizzo dello spazio esterno del Castello per 7 giorni. Visti
i positivi riscontri si è deciso di ripetere l’operazione con
delle tariffe, per utilizzare maggiormente la struttura e
reperire risorse dai privati, a bilancio avevamo previsto 30.000
euro all’anno. Pensavamo di concedere le aree esterne del
Castello a più operatori, sono arrivate 6 richieste. Prima
abbiamo cercato un accordo fra tutti gli operatori, poi per non
fare discriminazioni abbiamo chiesto a tutti i 6 interessati di
ripresentare la richiesta di utilizzo del Castello, con dei
criteri che abbiamo fissato. Solo 4 hanno formalizzato una
richiesta di concessione, e la più conveniente era quella
presentata da Roy srl per 46 giorni, che ha rinunciato allo
sconto previsto. La concessione frutterà al comune più di
100.000 euro coprendo il costo delle manifestazioni estive al
Castello. Sono convinto della bontà della scelta. Avviso che
perseguiremo legalmente chi farà illazioni sul mancato
perseguimento di una procedura trasparente.
Marazzini (SL): abbiamo appreso dell’analisi di Garofano sulle
ultime amministrative. Le dichiarazioni di Garofano sono state
dettate come presidente della Commissione Cultura del comune di
Legnano. Mi auguro che lo esautoriate dalla carica di presidente
della Commissione Cultura.
Legnani (Lega): chiedo copia della richiesta e la trascrizione
dell’intervento di Marazzini.
Campiglio (Presidente CC): sul fatto che le esternazioni siano
fatte come presidente della Commissione Cultura mi riservo di
rispondere.
Odg 1) Sindaco: non siamo a conoscenza del consumo
dell’ospedale. La costruzione di questo impianto è stata decisa
quando la costruzione dell’ospedale era già in itinere. Questo
impianto potrebbe coprire una quota interessante del consumo
dell’ospedale, ma ci sono problematiche di bilanciamento nel
collegarsi agli impianti dell’ospedale, e su questo il comune
non può farci nulla. AMGA venderà al gestore l’energia prodotta
e non la disperderà.
Marazzini (SL): l’impianto è stato fatto per dare energia anche
all’ospedale. Si potrebbe pensare a come sfruttare questa
produzione per il quartiere.
Sindaco: capisco che è già campagna elettorale, ma l’azienda
pubblica deve rispettare dei vincoli. L’Azienda Ospedaliera ha
già fatto i suoi appalti e deve seguirli. L’energia prodotta da
un fotovoltaico non può essere venduta a chiunque.
Odg 2) Sindaco: non avete centrato il problema
sostanziale, voi confondete la cessione dell’azienda con la
cessione della gestione. La nuova Accorsi è finanziata con fondi
comunali, non statali o regionali, quindi non rientra nelle
fattispecie da voi richiamate. L’accreditamento può essere
volturato dal comune a un soggetto privato.
Radice (IpL): vero quello che Lei dice, ma c’è la
contrattualizzazione, il fatto che l’ASL paghi le rette. E la
possibilità di accedere a questi contratti pare che sia chiusa.
Il cambio di gestore prevede un nuovo accreditamento. Potremo
veramente chiedere i 2.500.000 di euro messi a bilancio a un
privato che vorrà gestire la struttura? Troveremo un privato che
gestisca una struttura nella quale non potrà erogare un
servizio? Qui ci dovrà essere un privato che avrà rette da 100 –
120 euro al giorno.
Sindaco: avete sbagliato i conti. La mancata autorizzazione
dell’ASL è una clausola risolutiva della gara.
Odg 3)
Odg 4) L'ass. Cozzi illustra il bilancio consuntivo
2010.
Votazione: SI 17, NO 10, ast. 0
Odg 5) Ass. Cozzi: questa è una modifica tecnica al
regolamento. Le competenze del soggetto gestore passano al
comune, in funzione del fatto che la TIA sia tornata a essere un
tributo.
Marazzini (SL): mi segnalano che chi ha la compostiera non
riceve più i sacchetti dell’umido e non può conferire il verde
alla piattaforma.
Votazione: SI 27, NO 0, ast. 0
La seduta si chiude alle ore 23,57.
Mercoledì 8 giugno
Odg 6) Ass. Faggionato: abbiamo dovuto
aggiornare il regolamento di polizia urbana perché con la
sentenza della Corte Costituzionale non erano più consentite
certe ordinanze.
Sindaco: vengono recepite alcune delle ordinanze fatte in base
alla direttiva Maroni ma poi non più ammesse dalla Corte
Costituzionale, perché le ordinanze continuative devono stare
nel regolamento di polizia urbana.
Rossi (IpL): il regolamento è ben fatto. Ma vorrei spiegare cosa
è successo in merito all’art. 12, che vietava emissioni sonore
in alcune zone della città, fra cui il Castello. Noi avremmo
voluto discutere sull’opportunità di fare la discoteca al
Castello, ma abbiamo saputo tutto a cose fatte. Volevamo
presentare un emendamento per riportare questo articolo nella
formulazione originaria, ma non lo facciamo: sarebbe stato
bocciato e avrebbe esposto il comune al mancato guadagno dalla
discoteca e alla richiesta di risarcimento danni da parte del
gestore della discoteca.
Sindaco: il discorso partecipazione fra noi e voi non avrà mai
fine, abbiamo visioni differenti. Anch’io ho posto dei dubbi
sull’utilità dell’emendamento. Qui si parla di patrimonio
indisponibile. Se l’area non va bene per una discoteca alcune
sere allora non va bene neanche per le feste che facciamo
d’estate. Qui vogliamo rendere fruibile il Castello per un
ritorno economico al comune.
Cozzi G. (PDL): in commissione il consigliere Commodaro aveva
detto che sapeva di questa discoteca che avrebbe dovuto aprire
al Castello, quindi è nato il discorso. Io non sapevo niente
della discoteca al Castello. La norma era rigida, a questo punto
non si sarebbe potuto fare nemmeno il presepe vivente in piazza
San Magno.
Quaglia (PD): accogliamo la richiesta del consigliere Rossi,
anche il PD non presenterà alcun emendamento. Tuttavia è
singolare che un regolamento ben fatto, che noi approvavamo
nella versione originaria, sia stato modificato. Il comune deve
dare delle regole anche a se stesso, deve stabilire in quali
aree della città non si possa in ogni caso fare musica ad alti
livelli.
Marazzini (SL): secondo me alcune ordinanze contenute in questo
regolamento potrebbero essere impugnate.
Dott. Ruggeri (Comandante polizia locale): non c’è questo
rischio.
Rossi (IpL): con questo regolamento dopotutto non diciamo sì o
no alla discoteca al Castello, quindi voteremo a favore.
Votazione: SI 23, NO 0, ast. 5 (PD+SL)
Odg 7) Votazione: SI 19, NO 0, ast. 9
Odg 8) Campiglio: c’è il presidente del CFP Guidi, se
vuole può accomodarsi al banco della presidenza.
Sindaco: faccio i complimenti al presidente Guidi perché la
perdita economica è stata contenuta. Chiediamo di votare la
suddivisione del CFP in 3 attività: riportare al comune le
attività di orientamento, mantenere il servizio formazione
autonomia (SFA) disabili al comune ma cedendo la gestione,
dismettere le attività del CFP attivando il più possibile i
criteri di sussidiarietà orizzontale.
Ferrazzano (PD): sottolineo il buon lavoro del consiglio di
amministrazione e della dott.ssa Conte. È sbagliato dismettere
questa agenzia per la formazione e l’orientamento. Pensiamo a
quanto potrebbe essere utile una collaborazione fra CFP, Centro
per l’Impiego, Euroimpresa, per dare supporto ai lavoratori
licenziati o in cassa integrazione. La promozione dello stato
sociale è compito delle istituzioni, ai privati non si può
chiedere di sostituirsi alle istituzioni. Si è detto che la
vendita del CFP è strategica, piuttosto qui si sta dismettendo
un gioiello. Per voi è un onere, per noi è una risorsa. Siamo
fortemente contrari alla vendita.
Ferrario (IpL): esprimo rammarico per questo tipo di decisione.
Quelli che sembrano solo costi sono in realtà investimenti sulla
formazione.
Sindaco: in questo momento le risorse scarseggiano sempre più.
La formazione professionale non è competenza dei comuni, mi
voglio concentrare sui compiti essenziali del comune. Dobbiamo
smagrire la macchina burocratica amministrativa. Altrimenti il
comune dovrebbe aprire licei e ospedali. La linea di Ferrazzano
io l’ho sposata 10 anni fa, ma la fondazione fu affossata dalla
consigliera che siede accanto a Lei.
Cozzi G: (PDL): mancano i soldi e la visione politica è diversa,
qui c’è la visione che accomuna il buonismo zuccherino di
Insieme per Legnano e la sinistra. Facciamo fare un servizio a
chi lo sa fare meglio.
Ferrè (PDL): nessun lavoratore perderà il posto, lo stabile
resterà al comune, è una scelta obbligata perché noi siamo per
la sussidiarietà e questo servizio possa essere dato in maniera
più positiva ai cittadini.
Magistrali (IpL): sbaglio o siamo di fronte a una
terziarizzazione? Prestiamo attenzione alla competenza. Vedo che
gli anziani vengono affidati a persone competenti, vanno bene
anche gli asili nido, ora viene disintegrata questa agenzia.
Siamo di fronte a una società liquida, c’è aria di disagio che
il mondo del lavoro accentua. Più che criteri di
razionalizzazione guardiamo a una dimensione più ampia, qui ci
troviamo un comune deresponsabilizzato. C’è un patrimonio di
esperienza che non si può buttare via.
Marazzini (SL): nessuno nasconde le difficoltà economiche, ma
non è che dobbiamo fare scelte di centrodestra perché qui c’è il
centrodestra. Sulla sussidiarietà non c’è solo la visione di
Comunione e Liberazione. Non mi sembra il caso di prendersela
con una consigliera che ha fatto l’assessore in provincia.
Sindaco: quanto al discorso di Magistrali sulla società liquida,
mi preoccuperei di chi ha distrutto la famiglia e le radici
cristiane, e non siamo certo noi.
Rotondi (PD): era possibile fare qualcosa di diverso dalla
dismissione? Non rinunciamo a gestire strumenti come il CFP. Le
5 AFOL provinciali vedono attori 73 comuni, amministrati da
coalizioni diverse. Nel finire del 2003 il comune di Legnano
propose un ente bilaterale comune – provincia per la gestione
del CFP. Rammento che la regione Lombardia ha previsto per legge
l’attivazione di enti territoriali integrati sovra comunali, non
bilaterali. Quindi la provincia di Milano propose all’intero
territorio, a tutti i comuni, la creazione delle AFOL.
L’esperienza delle AFOL cresce.
Sindaco: noi volevamo una fondazione di partecipazione con
possibilità di altri enti di associarsi.
Votazione: SI 18, NO 10, ast. 0
Odg 9) Cozzi G. (PDL): nessuno ascolta, non parlo.
Rossi (IpL): la giustizia è un servizio essenziale, spostare
questo servizio a Milano è un grave disagio.
Ferrè (PDL): possono firmarlo anche gli altri gruppi?
Rotondi (PD): a Roma e Napoli il Governo ha creato tribunali
nuovi. Pensiamo a ulteriori iniziative che coinvolgano altre
realtà sociali ed economiche. Dobbiamo insistere sul
decentramento, su questa carenza che affligge il tribunale di
Milano dobbiamo chiedere provvedimenti.
Cozzi G: (PDL): il presidente del tribunale di Milano, artefice
di questa idiozia, ha già deciso di trattenere dei fascicoli a
Milano, vuole trattenere tutti i giudici a Milano, ma non può
sopprimere le sezioni distaccate. Mi disse in faccia che vuole
adottare questo metodo. Il disegno di legge sul tribunale di
Legnano autonomo lo scrissi io.
L'ordine del giorno viene firmato da tutti i capigruppo.
Votazione: SI 28, NO 0, ast. 0
La seduta si chiude alle ore 23,25. |