Consiglio comunale di Legnano

Martedì 7 giugno 2011 ore 20,30
Mercoledì 8 giugno 2011 ore 20,30
Ordine del giorno

1. Interrogazione presentata dal gruppo consiliare Sinistra Legnanese sull’impianto fotovoltaico di AMGA nel nuovo ospedale
2. Interrogazione presentata dal gruppo consiliare Insieme per Legnano sulla cessione del ramo d’azienda della RSA Accorsi
3. Approvazione del verbale della seduta del 13 gennaio 2011, dal n. 1 al n. 16
4. Approvazione del rendiconto della gestione 2010
5. Modifica al regolamento per l’applicazione della Tariffa di Igiene Ambientale per la gestione dei rifiuti urbani (TIA)
6. Approvazione del regolamento di polizia urbana
7. Approvazione del regolamento di disciplina delle attività di somministrazione alimenti e bevande
8. Azienda Speciale “CFP - Agenzia per la formazione, l’orientamento, il lavoro e i servizi alla persona di Legnano”. Approvazione degli atti fondamentali 2011 e dell’atto di indirizzo per la futura gestione delle attività aziendali
9. Ordine del giorno presentato dal gruppo consiliare Il Popolo della Libertà sulla situazione del Tribunale di Legnano

Riassunto della seduta
Martedì 7 giugno

Ferrè (PDL): il 4 giugno la polizia locale ha sequestrato merce contraffatta. Faccio i complimenti.
Sindaco: lo scorso anno in via sperimentale è stato concesso l’utilizzo dello spazio esterno del Castello per 7 giorni. Visti i positivi riscontri si è deciso di ripetere l’operazione con delle tariffe, per utilizzare maggiormente la struttura e reperire risorse dai privati, a bilancio avevamo previsto 30.000 euro all’anno. Pensavamo di concedere le aree esterne del Castello a più operatori, sono arrivate 6 richieste. Prima abbiamo cercato un accordo fra tutti gli operatori, poi per non fare discriminazioni abbiamo chiesto a tutti i 6 interessati di ripresentare la richiesta di utilizzo del Castello, con dei criteri che abbiamo fissato. Solo 4 hanno formalizzato una richiesta di concessione, e la più conveniente era quella presentata da Roy srl per 46 giorni, che ha rinunciato allo sconto previsto. La concessione frutterà al comune più di 100.000 euro coprendo il costo delle manifestazioni estive al Castello. Sono convinto della bontà della scelta. Avviso che perseguiremo legalmente chi farà illazioni sul mancato perseguimento di una procedura trasparente.
Marazzini (SL): abbiamo appreso dell’analisi di Garofano sulle ultime amministrative. Le dichiarazioni di Garofano sono state dettate come presidente della Commissione Cultura del comune di Legnano. Mi auguro che lo esautoriate dalla carica di presidente della Commissione Cultura.
Legnani (Lega): chiedo copia della richiesta e la trascrizione dell’intervento di Marazzini.
Campiglio (Presidente CC): sul fatto che le esternazioni siano fatte come presidente della Commissione Cultura mi riservo di rispondere.
Odg 1) Sindaco: non siamo a conoscenza del consumo dell’ospedale. La costruzione di questo impianto è stata decisa quando la costruzione dell’ospedale era già in itinere. Questo impianto potrebbe coprire una quota interessante del consumo dell’ospedale, ma ci sono problematiche di bilanciamento nel collegarsi agli impianti dell’ospedale, e su questo il comune non può farci nulla. AMGA venderà al gestore l’energia prodotta e non la disperderà.
Marazzini (SL): l’impianto è stato fatto per dare energia anche all’ospedale. Si potrebbe pensare a come sfruttare questa produzione per il quartiere.
Sindaco: capisco che è già campagna elettorale, ma l’azienda pubblica deve rispettare dei vincoli. L’Azienda Ospedaliera ha già fatto i suoi appalti e deve seguirli. L’energia prodotta da un fotovoltaico non può essere venduta a chiunque.
Odg 2) Sindaco: non avete centrato il problema sostanziale, voi confondete la cessione dell’azienda con la cessione della gestione. La nuova Accorsi è finanziata con fondi comunali, non statali o regionali, quindi non rientra nelle fattispecie da voi richiamate. L’accreditamento può essere volturato dal comune a un soggetto privato.
Radice (IpL): vero quello che Lei dice, ma c’è la contrattualizzazione, il fatto che l’ASL paghi le rette. E la possibilità di accedere a questi contratti pare che sia chiusa. Il cambio di gestore prevede un nuovo accreditamento. Potremo veramente chiedere i 2.500.000 di euro messi a bilancio a un privato che vorrà gestire la struttura? Troveremo un privato che gestisca una struttura nella quale non potrà erogare un servizio? Qui ci dovrà essere un privato che avrà rette da 100 – 120 euro al giorno.
Sindaco: avete sbagliato i conti. La mancata autorizzazione dell’ASL è una clausola risolutiva della gara.
Odg 3)
Odg 4) L'ass. Cozzi illustra il bilancio consuntivo 2010.
Votazione: SI 17, NO 10, ast. 0

Odg 5) Ass. Cozzi: questa è una modifica tecnica al regolamento. Le competenze del soggetto gestore passano al comune, in funzione del fatto che la TIA sia tornata a essere un tributo.
Marazzini (SL): mi segnalano che chi ha la compostiera non riceve più i sacchetti dell’umido e non può conferire il verde alla piattaforma.
Votazione: SI 27, NO 0, ast. 0
La seduta si chiude alle ore 23,57.

Mercoledì 8 giugno

Odg 6) Ass. Faggionato: abbiamo dovuto aggiornare il regolamento di polizia urbana perché con la sentenza della Corte Costituzionale non erano più consentite certe ordinanze.
Sindaco: vengono recepite alcune delle ordinanze fatte in base alla direttiva Maroni ma poi non più ammesse dalla Corte Costituzionale, perché le ordinanze continuative devono stare nel regolamento di polizia urbana.
Rossi (IpL): il regolamento è ben fatto. Ma vorrei spiegare cosa è successo in merito all’art. 12, che vietava emissioni sonore in alcune zone della città, fra cui il Castello. Noi avremmo voluto discutere sull’opportunità di fare la discoteca al Castello, ma abbiamo saputo tutto a cose fatte. Volevamo presentare un emendamento per riportare questo articolo nella formulazione originaria, ma non lo facciamo: sarebbe stato bocciato e avrebbe esposto il comune al mancato guadagno dalla discoteca e alla richiesta di risarcimento danni da parte del gestore della discoteca.
Sindaco: il discorso partecipazione fra noi e voi non avrà mai fine, abbiamo visioni differenti. Anch’io ho posto dei dubbi sull’utilità dell’emendamento. Qui si parla di patrimonio indisponibile. Se l’area non va bene per una discoteca alcune sere allora non va bene neanche per le feste che facciamo d’estate. Qui vogliamo rendere fruibile il Castello per un ritorno economico al comune.
Cozzi G. (PDL): in commissione il consigliere Commodaro aveva detto che sapeva di questa discoteca che avrebbe dovuto aprire al Castello, quindi è nato il discorso. Io non sapevo niente della discoteca al Castello. La norma era rigida, a questo punto non si sarebbe potuto fare nemmeno il presepe vivente in piazza San Magno.
Quaglia (PD): accogliamo la richiesta del consigliere Rossi, anche il PD non presenterà alcun emendamento. Tuttavia è singolare che un regolamento ben fatto, che noi approvavamo nella versione originaria, sia stato modificato. Il comune deve dare delle regole anche a se stesso, deve stabilire in quali aree della città non si possa in ogni caso fare musica ad alti livelli.
Marazzini (SL): secondo me alcune ordinanze contenute in questo regolamento potrebbero essere impugnate.
Dott. Ruggeri (Comandante polizia locale): non c’è questo rischio.
Rossi (IpL): con questo regolamento dopotutto non diciamo sì o no alla discoteca al Castello, quindi voteremo a favore.
Votazione: SI 23, NO 0, ast. 5 (PD+SL)
Odg 7) Votazione: SI 19, NO 0, ast. 9
Odg 8) Campiglio: c’è il presidente del CFP Guidi, se vuole può accomodarsi al banco della presidenza.
Sindaco: faccio i complimenti al presidente Guidi perché la perdita economica è stata contenuta. Chiediamo di votare la suddivisione del CFP in 3 attività: riportare al comune le attività di orientamento, mantenere il servizio formazione autonomia (SFA) disabili al comune ma cedendo la gestione, dismettere le attività del CFP attivando il più possibile i criteri di sussidiarietà orizzontale.
Ferrazzano (PD): sottolineo il buon lavoro del consiglio di amministrazione e della dott.ssa Conte. È sbagliato dismettere questa agenzia per la formazione e l’orientamento. Pensiamo a quanto potrebbe essere utile una collaborazione fra CFP, Centro per l’Impiego, Euroimpresa, per dare supporto ai lavoratori licenziati o in cassa integrazione. La promozione dello stato sociale è compito delle istituzioni, ai privati non si può chiedere di sostituirsi alle istituzioni. Si è detto che la vendita del CFP è strategica, piuttosto qui si sta dismettendo un gioiello. Per voi è un onere, per noi è una risorsa. Siamo fortemente contrari alla vendita.
Ferrario (IpL): esprimo rammarico per questo tipo di decisione. Quelli che sembrano solo costi sono in realtà investimenti sulla formazione.
Sindaco: in questo momento le risorse scarseggiano sempre più. La formazione professionale non è competenza dei comuni, mi voglio concentrare sui compiti essenziali del comune. Dobbiamo smagrire la macchina burocratica amministrativa. Altrimenti il comune dovrebbe aprire licei e ospedali. La linea di Ferrazzano io l’ho sposata 10 anni fa, ma la fondazione fu affossata dalla consigliera che siede accanto a Lei.
Cozzi G: (PDL): mancano i soldi e la visione politica è diversa, qui c’è la visione che accomuna il buonismo zuccherino di Insieme per Legnano e la sinistra. Facciamo fare un servizio a chi lo sa fare meglio.
Ferrè (PDL): nessun lavoratore perderà il posto, lo stabile resterà al comune, è una scelta obbligata perché noi siamo per la sussidiarietà e questo servizio possa essere dato in maniera più positiva ai cittadini.
Magistrali (IpL): sbaglio o siamo di fronte a una terziarizzazione? Prestiamo attenzione alla competenza. Vedo che gli anziani vengono affidati a persone competenti, vanno bene anche gli asili nido, ora viene disintegrata questa agenzia. Siamo di fronte a una società liquida, c’è aria di disagio che il mondo del lavoro accentua. Più che criteri di razionalizzazione guardiamo a una dimensione più ampia, qui ci troviamo un comune deresponsabilizzato. C’è un patrimonio di esperienza che non si può buttare via.
Marazzini (SL): nessuno nasconde le difficoltà economiche, ma non è che dobbiamo fare scelte di centrodestra perché qui c’è il centrodestra. Sulla sussidiarietà non c’è solo la visione di Comunione e Liberazione. Non mi sembra il caso di prendersela con una consigliera che ha fatto l’assessore in provincia.
Sindaco: quanto al discorso di Magistrali sulla società liquida, mi preoccuperei di chi ha distrutto la famiglia e le radici cristiane, e non siamo certo noi.
Rotondi (PD): era possibile fare qualcosa di diverso dalla dismissione? Non rinunciamo a gestire strumenti come il CFP. Le 5 AFOL provinciali vedono attori 73 comuni, amministrati da coalizioni diverse. Nel finire del 2003 il comune di Legnano propose un ente bilaterale comune – provincia per la gestione del CFP. Rammento che la regione Lombardia ha previsto per legge l’attivazione di enti territoriali integrati sovra comunali, non bilaterali. Quindi la provincia di Milano propose all’intero territorio, a tutti i comuni, la creazione delle AFOL. L’esperienza delle AFOL cresce.
Sindaco: noi volevamo una fondazione di partecipazione con possibilità di altri enti di associarsi.
Votazione: SI 18, NO 10, ast. 0
Odg 9) Cozzi G. (PDL): nessuno ascolta, non parlo.
Rossi (IpL): la giustizia è un servizio essenziale, spostare questo servizio a Milano è un grave disagio.
Ferrè (PDL): possono firmarlo anche gli altri gruppi?
Rotondi (PD): a Roma e Napoli il Governo ha creato tribunali nuovi. Pensiamo a ulteriori iniziative che coinvolgano altre realtà sociali ed economiche. Dobbiamo insistere sul decentramento, su questa carenza che affligge il tribunale di Milano dobbiamo chiedere provvedimenti.
Cozzi G: (PDL): il presidente del tribunale di Milano, artefice di questa idiozia, ha già deciso di trattenere dei fascicoli a Milano, vuole trattenere tutti i giudici a Milano, ma non può sopprimere le sezioni distaccate. Mi disse in faccia che vuole adottare questo metodo. Il disegno di legge sul tribunale di Legnano autonomo lo scrissi io.
L'ordine del giorno viene firmato da tutti i capigruppo.
Votazione: SI 28, NO 0, ast. 0
La seduta si chiude alle ore 23,25.

Altre sedute del Consiglio comunale

Quanto sopra riportato è stato trascritto durante la seduta consiliare cercando di riportare, per quanto possibile, una o più frasi significative di ogni intervento. Pertanto alcuni interventi potrebbero essere omessi.
Il riassunto delle sedute non è rivisto dagli oratori che hanno preso la parola e non ha carattere di ufficialità.