Quando in un bilancio di previsione si trova scritto che
le azioni rilevanti della politica urbanistica prevedono
"il recupero delle residue aree dismesse" cosa vuol
dire? Tante sono le opzioni. Innanzitutto bisogna capire
di quali aree stiamo parlando. Si può demolire tutto e
lasciare spazi verdi, costruire gli ennesimi palazzi,
realizzare un altro centro commerciale, e via
discorrendo.
Le idee non sono per niente chiare, è inutile ribattere
ostinatamente colpo su colpo per cercare di dimostrare
il contrario, del resto la politica urbanistica attuata
da 10 anni a questa parte è stata tutta improntata a
pesanti interventi completamente slegati gli uni dagli
altri. Sono spuntati dappertutto i PII (programmi
integrati di intervento) a giustificare qualsiasi
operazione: si veda l'area Cantoni, e che non si dica
che la nuova Cantoni si integra con il resto della
città! Si è realizzata una barriera fra Legnano e
Legnanello, un'immensa colata di cemento che paralizzerà
la circolazione stradale una volta aperta l'Esselunga.
Per il sindaco Vitali parole come "bilancio partecipato"
sono fumo negli occhi, per chi comanda a Legnano (non
diciamo governa, perchè è tutt'altra cosa) il bilancio è
un atto formale da far passare in consiglio comunale il
più rapidamente possibile, con degli obiettivi a maglie
larghe che successivamente giustificano tutto. E, per
favore, che nessuno osi disturbare il conducente perchè
è stato votato!
Povera Legnano! Una città la cui storia, negli ultimi 10
anni: si riassume in: piano regolatore della
cementificazione, azioni della Magistratura, nuove
piazze più o meno sgradite, partecipazione dei cittadini
prossima allo zero, per la felicità di chi comanda e
vuole che sia così. |