Legnano  
IL GIORNO - giovedì 9 gennaio 2003  
La minoranza
senza voce
 
di Stefano Quaglia*
 
E' stato adottato in sordina il nuovo Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP), che è un atto fondamentale finalizzato a promuovere e indirizzare lo sviluppo del territorio della provincia. L'amministrazione provinciale di centrodestra ha già sminuito l'efficacia del PTCP: dopo aver annullato quello redatto nel 1999 dalla Giunta di centrosinistra guidata da Livio Tamberi, ha varato un Piano la cui attuazione è demandata ai singoli Piani Regolatori Generali, quindi alla volontà di ogni comune. La qualità della vita della popolazione dipende anche dal funzionamento di tutto l'organismo provinciale e dalla sua pianificazione d'insieme: basta pensare alla mobilità e ai trasporti pubblici intercomunali, ambiti nei quali è impensabile che ogni comune possa fare di testa sua. Il nuovo PTCP è stato ancora più privato dei suoi scopi dall'amministrazione comunale di Legnano. Il Piano consentiva che vi fosse un mese di tempo a partire dallo scorso 13 novembre per proporre osservazioni, ma un atto così importante, anche per la valorizzazione delle specificità locali dell'area legnanese, non è nemmeno passato dal consiglio comunale. L'assemblea cittadina aveva il diritto di formulare osservazioni al PTCP da sottoporre al tavolo del Legnanese, formato da Legnano e dai comuni della zona. La nostra amministrazione vi ha partecipato senza coinvolgere le minoranze e sostanzialmente avallando le scelte centralistiche di metodo della Provincia. Un modo d'agire davvero curioso e opposto a quello attuato in occasione del PTCP 1999, quando il sindaco Cozzi accusò la Provincia di voler comandare a Legnano, definendo il PTCP una sorta di diktat con cui si volevano imporre vincoli, dall'alto, sul territorio. La Giunta Cozzi non si è preoccupata di far conoscere il Piano ai cittadini, quando l'obiettivo politico del PTCP dovrebbe essere quello di attuare la più ampia partecipazione sociale alla sua formazione, mantenendo comunque il ruolo decisionale delle istituzioni elettive. Queste ultime a Legnano non sono state minimamente coinvolte, al punto che la commissione Territorio è stata convocata per la discussione del PTCP solo dopo la richiesta dei consiglieri di centrosinistra, e oltre il termine previsto per le osservazioni. Il tempo per formularle, secondo l'amministrazione legnanese, era insufficiente per coinvolgere le minoranze. Ma se anche ciò fosse vero, visto che il tavolo del Legnanese è stato istituito da più di un anno, la pratica della democrazia suggerisce che in quel contesto i rappresentanti eletti dai cittadini avrebbero dovuto essere parte attiva.
*consigliere Margherita di Legnano