Olona e centri commerciali Cantoni crocevia del futuro Giorno, Il (Legnano)
31/03/04

  LEGNANO n Ai nastri di partenza la fase due della realizzazione del nuovo letto del fiume
Olona e centri commerciali Cantoni crocevia del futuro
di Paolo Girotti
LEGNANO — Alla ex Cantoni la realizzazione della prima parte del futuro letto dell'Olona è stata portata a termine e, mentre si attendono le verifiche sull'inquinamento dei terreni che daranno poi il via alla seconda fase dei lavori, in città si è accesa la polemica sul nuovo piano commerciale che proprio con il supermercato che sorgerà nell'area dismessa dovrà fare i conti.
Cominciamo dai lavori in corso: le valutazioni ambientali sulla prima parte di scavi per la realizzazione del nuovo alveo dell'Olona, deviato per fare posto alle nuove edificazioni, non hanno generato sorprese. I lavori hanno rispettato, dunque, il crono programma. Ora ci si avvia a effettuare le valutazioni sul secondo tratto del nuovo corso dell'Olona e la situazione potrebbe risultare più delicata. Al di sopra di quest'area, infatti, sorgevano i depositi dei composti chimici e degli olii che venivano utilizzati all'interno della storica tessitura legnanese. Solo i carotaggi del sottosuolo chiariranno se sarà necessario un intervento di bonifica. Di fronte alla necessità di collegare le due aree della città separate dalla presenza dell'enorme cantiere, invece, si fa strada un'ipotesi avanzata dal vice sindaco, Carmelo Tomasello
. Inizialmente si era discusso della necessità di ricavare una via di attraversamento temporanea, da utilizzare per tutto il prolungato periodo di lavori. Ora pare che la proprietà possa prendere in esame l'istituzione di un servizio navetta gratuito che, per l'arco dell'intera giornata, coprirebbe il perimetro del cantiere.
Mentre si attende che il piano planivolumetrico definitivo del progetto ex Cantoni venga presentato ufficialmente, in città si accende la polemica sul piano commerciale recentemente approdato in consiglio comunale. «Restiamo allibiti di fronte a ciò che viene presentato anche dal presidente dell'Unione commercianti Paolo Ferrè, consigliere comunale di Forza Italia, come un piano blocca-ipermercati, perché questo piano commerciale non fa altro che adattarsi a scelte già fatte dall'amministrazione di centrodestra, ratificando ciò che è già deciso - attaccano i membri del gruppo consiliare della Margherita, vale a dire Emilio Ardo, Paolo Formigoni e Stefano Quaglia - . All'Esselunga nella ex Cantoni e all'Iper in via Liguria va ad aggiungersi un'altra area destinata a grandi strutture di vendita fra via Novara e viale Sabotino, senza dimenticare i molti comparti in cui potranno aprire esercizi fino a 2.500 metri quadrati. Non possiamo nascondere la nostra preoccupazione per il colpo di grazia che verrà inferto al commercio di vicinato, già oggi costretto a sopravvivere fra mille difficoltà, per il quale pare proprio che l'amministrazione comunale non voglia cogliere opportunità di sviluppo». Secondo gli esponenti della Margherita, infatti, l'amministrazione comunale e i commercianti stanno perdendo le possibilità determinate dal Piano integrato di intervento per il commercio della Regione Lombardia al quale sarà possibile aderire fino al 5 aprile.