Lottizzazione: Giorno, Il (Legnano)
12/02/2005

  LEGNANO n L’assessore Tomasello replica alle polemiche sul sito
Lottizzazione: «Ma quale raddoppio? La Margherita ha preso un abbaglio»
LEGNANO - Continua il botta e risposta tra il Circolo della Margherita «Carlo Guidi» e il vice sindaco di Legnano Carmelo Tomasello che, ormai da mesi, sembrano rincorrersi una polemica dopo l'altra. Un dibattito faccia a faccia? Tutt'altro, perché i due contendenti si sfidano «indirettamente». Sul sito del circolo legnanese, infatti, compaiono gli attacchi alla posizione del vicesindaco che, di volta in volta, decide di rispondere o controbattere. L'ultimo caso fa riferimento alla lottizzazione tra via Napoli e Salmoiraghi. Sotto il titolo «Piccole storie di urbanistica carmelosa», infatti, il sito della Margherita inanella una serie di conteggi sugli standard urbanistici che dovrebbero condurre a un solo, inequivocabile risultato: le volumetrie messe a disposizione dei costruttori che sono ormai da tempo impegnati nell'intervento sarebbero raddoppiate dopo che la variante al Piano regolatore ha stabilito gli standard. Come da copione è arrivata anche la risposta del vicesindaco che accusa gli estensori della nota di aver preso una cantonata inspiegabile. «Accetto tutto quello che ha a che fare con il gioco politico e anche l'ironia che viene utilizzata ogni volta, ma è anche vero che se si vuole parlare di temi urbanistici i rappresentanti della Margherita dovrebbero affidarsi a un loro esperto - è la risposta di Tomasello -. In questo caso le possibilità sono due: o non sono in grado di effettuare alcun tipo di conteggio, oppure sbagliano sapendo di sbagliare con il solo intento di intorbidire le acque. Gli standard "in più" da loro definiti, infatti, non esistono. Con il Piano regolatore non erano stati identificati solo perché si cercava la migliore collocazione di queste aree nel lotto e si è attesa la variante solo per collocare i 10.202 metri quadri, già definiti, di cui la Margherita parla. Non è standard in più, dunque, è solo la collocazione precisa delle aree a standard che già erano state definite. Questo significa che le volumetrie a disposizione del costruttore e quindi i nuovi insediamenti previsti nell'area non cambiano di una virgola». Finita qui la contesa? Tutt'altro, perché già sono state annunciate nuove puntate della polemica sui temi urbanistici. P.G.