Apre il Mercatone Sabotino nel caos: «L’avevamo detto»
di Silvia Vignati
LEGNANO — «Siamo alla prova del nove del Piano commerciale approvato nel 2004». Stefano Quaglia, consigliere comunale della Margherita, registra con amarezza quanto ipotizzato in passato. «È bastata l'apertura di una media struttura di vendita in viale Sabotino per constatare che si è avverato quanto avevano previsto più di un anno fa alcuni consiglieri comunali del centrosinistra: traffico in tilt, disagi per i residenti, viale Sabotino che sta diventando una corsia di supermercato - riprende -. Non si può fare a meno di porsi una domanda: la Giunta Cozzi, dopo aver dato il via libera a un Piano commerciale che metterà Legnano sotto l'assedio dei centri commerciali, cosa sta facendo per mitigare l'impatto di queste strutture? Che all'incrocio fra via Venegoni e viale Sabotino la situazione sia insostenibile da qualche giorno lo sanno tutti. Cosa si aspetta a far intervenire la polizia locale per impedire le svolte a sinistra vietate di alcuni clienti del Mercatone Uno, e per rendere più vivibile la zona per i residenti? Il Piano commerciale prevede che le nuove medie e grandi strutture di vendita abbiano accesso e uscita dalla viabilità ordinaria senza che l'accumulo di traffico diretto e proveniente dal parcheggio dell'attività crei intralcio alla circolazione. Come è stata applicata questa norma al Mercatone Uno, visto che viale Sabotino è spesso paralizzato?». Per Quaglia la situazione è destinata a peggiorare: «Anche mettendo da parte le norme, era sufficiente un po' di buon senso per capire quale sarebbe stato l'impatto sulla viabilità a seguito dell'apertura di questo punto vendita, che fra l'altro non chiuderà nemmeno la domenica! Senza dimenticare che lungo viale Sabotino sono in arrivo altri supermercati. "Volete che Legnano si chiuda a riccio", "basta regole, lasciamo fare al mercato", "i centri commerciali attireranno i piccoli negozi": queste alcune espressioni che aleggiavano nell'aula consiliare, quando si discusse il Piano commerciale, rivolte contro il centrosinistra. L'opposizione chiedeva regole a difesa del commercio di vicinato e di tutta la città. I risultati di questo Piano, che è parte integrante del Piano regolatore, cominciano a manifestarsi, mentre i piccoli negozi non aumentano di numero e continuano a operare fra mille difficoltà».