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Buona fine, Legnano e … miglior impegno

Sta per iniziare il 2016, anno che inevitabilmente proietterà la nostra città nella campagna elettorale per le elezioni amministrative 2017.

Legnano, al pari di Roma e ogni altra comunità che debba essere governata, ha bisogno di buona politica. A distanza di un anno e mezzo dalle prossime elezioni, si sta preparando una nuova classe dirigente per Legnano? Si sono gettate le basi per una partecipazione democratica che coinvolga il più possibile i legnanesi nelle scelte attuali e future?

Creare una classe dirigente significa affidare la città a persone competenti, disinteressate, che abbiano a cuore il futuro dei legnanesi. Non può essere la fiducia personale l’unico metro di misura per la scelta di chi deve stare nella stanza dei bottoni. Non si possono affidare ruoli esecutivi a chi non ha mai ricoperto nemmeno per un giorno la carica di consigliere comunale. Quella delicata e complessa macchina che è Palazzo Malinverni ha bisogno di persone che la conoscano nei suoi particolari, che entrino in punta di piedi, che non si comportino come chi si mette al volante senza patente. La città deve essere governata dalla politica, quando questa manca inevitabilmente si può solo sperare che tecnici e burocrati siano bravi nell’attuare gli indirizzi di governo. Politica significa: elaborazione di idee da proporre alla città, non mera esecuzione di ordini di partito; rispetto e ascolto, e non sfottò, segregazione o vendette contro chi ha proposte diverse; partecipazione, della quale il bilancio partecipativo sia solo un tassello. E non c’è partecipazione se il primo escluso dalle scelte importanti è il consiglio comunale, nel quale ci sono quei 24 che sono le “antenne” della città e ne riportano in aula i bisogni.

Quale augurio migliore possiamo fare alla nostra città se non quello che il nuovo anno sia quello dell’impegno per costruire il futuro di Legnano?

Quei partiti taxi

la_voce_del_padroneCosì scrive Antonio Polito nel fondo di oggi sul “Corriere”: “In tutto l’Occidente sono i partiti i luoghi della selezione del ceto di governo, l’arena in cui studiano, fanno pratica, competono per il consenso, affinano idee, incontrano competenze, costruiscono un programma, imparano a non essere soli e a rispondere a una comunità, che li controlla e li vaglia a lungo prima di affidarsi a loro. Questi partiti in Italia non ci sono più. Il nostro Paese è una federazione di uomini soli al comando.”
Difficile dargli torto. Aggiungiamo pure che alcuni partiti, a tutti i livelli, dal nazionale al locale, sono dei taxi per uomini soli per raggiungere le cariche ambite. E, ovviamente, un partito che a livello nazionale è un comitato elettorale ad personam lo sarà anche a livello locale, con ciò che inevitabilmente ne consegue: familismo, verticismo, conformismo, cricca, mancanza di dialogo e di idee. Tutto ruota intorno al capo: lui decide e il partito si adegua.
Non dovrebbe essere il contrario?

Giudice di Pace, guastatori all’opera

giud_di_paceDopo aver mal digerito il consiglio comunale fatto convocare a fine luglio dalle minoranze, pare che l’amministrazione comunale le stia pensando tutte per far saltare il ritorno dell’ufficio del Giudice di Pace a Legnano. Ora spunta una richiesta di parere alla Corte dei Conti, nella quale si ventila la possibilità di recedere dalla richiesta. Il consiglio comunale ha deciso alla quasi unanimità che in città ci deve essere questo importante servizio di giustizia, anche le forze politiche di maggioranza non possono stare a guardare e devono pretendere che venga osservata la decisione del consiglio comunale. Dopotutto si spera che chi dice di amare Legnano non voglia far diventare la nostra città una periferia metropolitana senza servizi per imprese e cittadini! Perché i molti altri comuni che hanno chiesto il ripristino dell’ufficio del Giudice di Pace non si sono posti tutti questi problemi?

Comunicazioni, verba volant

cons_com All’inizio del consiglio comunale spesso si fanno le cosiddette “comunicazioni”: ogni consigliere richiama l’attenzione su alcune tematiche. Purtroppo queste dichiarazioni di inizio seduta restano spesso lettera morta, e allora riporto di seguito molto sinteticamente le comunicazioni che ho espresso in aula ieri sera.
1) Riflettiamo sui tanti legnanesi che si rivolgono ai servizi sociali per avere un aiuto economico e si sentono rispondere “non ci sono soldi”. Ci sono molti anziani che faticano a pagare le bollette del gas e che per dignità non chiedono aiuto. Non è accettabile.
2) La Coppa Bernocchi è una gara che fa parte dell’identità di Legnano. Quindi deve continuare a svolgersi senza alcun dubbio, ma a livello di enti superiori si valuti la possibilità di far svolgere questa gara in una giornata che meglio si adatti alle esigenze viabilistiche di questo territorio.
3) Porto all’attenzione del consiglio alcune problematiche relative ad Amiacque, il cui presidente è espresso dal PD, nella quale il Comune di Legnano è un socio importante. Ad esempio:
– Legnano è rimasta per ben due notti senza acqua potabile, da quando Amiacque gestisce il servizio idrico in città
– Amiacque impedisce di chiudere i rubinetti a monte dei contatori. Perché? Durante l’inverno, in caso di inutilizzo prolungato dell’acqua, si è costretti a lasciare il contatore in pressione, e può esplodere con spese a carico dell’utente. Quale motivazione tecnica ha questa norma?
– Perché sono stati mandati i letturisti durante la settimana di Ferragosto, quando notoriamente è difficile accedere alle abitazioni per leggere i contatori? Amiacque è a capitale pubblico, sono soldi nostri, tanto come cittadini quanto come utenti paganti.
4) Insistiamo affinchè si prendano in considerazione i problemi dei pendolari di Movibus e Trenord. Perché la consigliera delegata della città metropolitana Arianna Censi (PD) non risponde agli utenti Movibus che chiedono di non spostare il capolinea dei bus diretti a Molino Dorino? I disagi dei pendolari Trenord si sono aggravati, i sindaci insistano a presentare istanze a Regione Lombardia e, a questo punto, interessino qualche parlamentare.

Rivediamo la Legnano recente

Sabato 25 luglio ore 21 al Welcome Hotel di via Grigna a Legnano ci sarà la quinta serata de “L’incantesimo della nostalgia”. INGRESSO LIBERO

Un’altra bella serata con persone che hanno fatto la storia della città.

Inoltre saranno proiettate alcune mie immagini scattate nei primi anni dopo il 2000, rivedremo alcuni angoli di Legnano che già ora non ci sono più. Un’occasione anche per riflettere e pensare alle trasformazioni della nostra città.

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